Non solo vento e sole intenso, le condizioni climatiche di balconi e terrazzi non sono l'ideale per tenere piante in contenitori. Vere e proprie stanze all'aperto, questi scrigni vegetali meritano quindi un'attenzione appassionata.
I Graticolati e le pergole sono degli eccellenti frangivento, le pareti traforate e i graticolati hanno inoltre il vantaggio di nascondere muri antiestetici, separazioni divisorie, ma anche sguardi inopportuni su balconi e terrazzi.
Questi invitano inoltre le piante rampicanti a salirvi e si prestano anche al palizzamento di arbusti e alberi da frutto.
I graticolati esistono con maglie delle più svariate dimensioni: sceglieteli a seconda di dove andranno piazzati, dell'effetto schermante desiderato ma soprattutto secondo la pianta liana o il rampicante che dovranno ospitare.
Preferiteli sempre in legno trattato o immarcescibile, in modo da non dover effettuare una manutenzione che si rivelerebbe molto difficoltosa una volta ricoperti dalla vegetazione.
A completamento del graticolato, anche le pergole offrono alle piante una superficie su cui crescere e creano un'ombra davvero benefica.
I portavasi da ringhiera presentano il vantaggio di poter avere vegetali su più livelli e quindi sono in grado di mascherare parapetti spesso antiestetici, ma hanno l'inconveniente di essere monotoni.
Per renderli più vivaci, piantate vegetali di altezze diverse e piazzate ai loro piedi cassette o meglio piante in vaso dalle rotondità generose: facendo contrasto creeranno un piacevole effetto di abbondanza.
A seconda del materiale che preferite: in PVC o in resina sintetica, sceglieteli sempre di buona qualità, poiché la loro leggerezza potrebbe far sì che si deformino sotto il peso del terricciato.
Infine acquistateli muniti di linguette di fermo per una maggiore sicurezza.
I vasi in terracotta. La porosità lascia passare l'aria utile alle radici e le mantiene alla giusta temperatura, d'altro canto l'annaffiatura va effettuata più spesso.
Evitare l'acquisto di vasi con il foro di drenaggio solo segnato e non aperto, rìschierete di romperli nel tentativo di praticare il buco.
Meno resistenti al gelo rispetto alle cassette in legno o in resina, i vasi in terracotta devono essere il più spesso possibile.
Quelli fabbricati artigianalmente ovviamente costano di più, ma la qualità è nettamente superiore rispetto a quella della controparte industriale.
I cesti appesi possono ospitare sia semplici fiori estivi come petunie, lobelie e tabacco, sia piante a fogliame ricadente in cascata come l'edera o l'asparago; e non devono obbligatoriamente essere sistemati ad altezza degli occhi, ma piuttosto in funzione del tipo di vegetale.
Il loro difetto principale è di essere spesso inaccessibili per praticare l'annaffiatura: sinceratevi innanzitutto che vi sia la minor dispersione d'acqua possibile.
Per catturare l'umidità, tappezzateli di muschio o di argilla.
Insieme ai cesti metallici sono venduti anche feltri plastificati; che in alcuni casi è possibile riprodurre a casa, rivestendo i 2/3 dell'altezza con un film di plastica nera forato in più punti per far respirare la terra, il fondo costituito da un letto di ghiaia con funzione di zavorra e di drenaggio, poi riempito per 2/3 di torba chiara.