Tutte le protezioni naturali per preservare la salute delle nostre piante, come difenderle dagli agenti atmosferici e dalle temperature rigide

Le protezioni naturali: la paglia. Oltre a ridurre gli sbalzi termici alla base delle piante, a mantenere la terra umida e ad assicurare una protezione contro il freddo, la pacciamatura, un'antica tecnica naturale, facilita anche il compito del giardiniere, combattendo efficacemente la crescita delle erbacce.

Riporre particolare attenzione che la paglia non si inzuppi e passare regolarmente colpi di erpice, soprattutto a seguito di forti piogge, infine spargere un buono strato su un terreno diserbato per stroncare sul nascere la comparsa delle erbacce.

Vi sono numerosi materiali che svolgono la funzione di lettiera e che si trovano nella maggior parte dei centri per il giardinaggio: torba, corteccia di pino, frammenti di frutti del cacao, trucioli, paglia, scaglie di lino: attenzione però a utilizzarli nel modo corretto.

La corteccia di pino, di natura acida, è preferibile per la pacciamatura dei rododendri e delle azalee; per trattare le piante alpine e le pietraie meglio utilizzare la ghiaia sottile, mentre per la base degli alberi e degli arbusti, avvalersi della paglia o del fieno.

La segatura e i trucioli verranno sparsi sui vialetti, al contrario la fibra di cocco si applica attorno alle piante perenni e alle masse.

Nell'orto, la tosatura del prato andrà sparsa attorno alle verdure e il terricciato di foglie sulle aiuole di semi e intorno alle erbe aromatiche.

Le protezioni invernali. Innanzitutto è buona norma individuare le piante del giardino o del balcone che temono il gelo: il periodo migliore per installare le protezioni invernali inizia con la fine di novembre e termina durante le prime settimane di dicembre.

Conviene infatti non anticipare troppo i tempi perché le piante devono avvertire il freddo per arrestare il processo vegetativo.

Queste protezioni senrviranno per limitare l'intensità del gelo e a mantenere le piante in un'atmosfera il più asciutta possibile, poiché se il gelo è temibile il disgelo lo è altrettanto, e se quest'ultimo arriva troppo presto, le piante muoiono.

Film non tessuto, il velo invernale protegge i vegetali ma anche l'orto contro il gelo. Permeabile sia all'acqua che all'aria, lascia filtrare la luce, indispensabile alle persistenti che devono proseguire il loro ciclo vegetativo.

Il velo invernale si pone in copertura intorno alle ramificazioni degli arbusti a foglie caduche, incappuccia le piante sensibili al gelo come le camelie, o ancora ricopre in verticale i rampicanti e le piante da frutto in spalliera.

Efficace cappotto invernale, la plastica a bolle non deve mai entrare in contatto diretto con la pianta: è quindi assolutamente necessario fissarla su un telaio leggero posato sopra la pianta da proteggere.

Si consiglia inoltre di prevedere un'aerazione per evitare una condensa nefasta nelle giornate di sole.

Opaco, il feltro da giardino è venduto al metro e viene utilizzato per fasciare le piante dell'orto.